La lunga stagione delle manifestazioni che nel 2018 hanno visto la partecipazione degli Sbandieratori è stata caratterizzata da un gran finale a Nyon in Svizzera.
La motivazione infatti per la quale siamo stati invitati costituisce ancora una volta la dimostrazione di quanto la nostra associazione sia capace, attraverso le sue bandiere e le sue musiche, di tessere relazioni importanti e durature nel tempo. La città di Nyon, che si affaccia anch’essa sul lago di Ginevra, è la capitale del distretto omonimo che quest’anno festeggia i dieci anni della sua nuova costituzione, frutto della fusione dei due distretti di Nyon e di Rolle. Il coinvolgimento degli Sbandieratori a questo evento di grande rilievo a livello istituzionale rappresenta quindi motivo di orgoglio per l’associazione. Ma se questo si è reso possibile, la ragione va ricercata soprattutto nei rapporti scaturiti con la Svizzera in questi ultimi 15 anni.
La storia ha inizio infatti alla fine del 2003, quando due italiani ormai da anni residenti in Svizzera ci chiedono un incontro al fine di raccogliere informazioni sul nostro gruppo. I due italiani sono Renato Galletti, di Losanna ma originario di Castiglion Fiorentino, e Renzo Baldino, Conservatore del Castello di Coppet, entrambi appartenenti al GEI (Gruppo Esponenti Italiani, di cui allora Galletti era Presidente). Renato e Renzo manifestano la loro intenzione di voler proporre e sostenere, come omaggio degli Italiani in Svizzera, uno spettacolo tipicamente italiano, quale quello degli Sbandieratori, in occasione della “Fète du Bourg” (Festa storica che si svolge presso il Castello di Coppet ogni 10 anni), che si sarebbe tenuta nel settembre 2005. Ci venne allora quindi spontaneo, dato l’ampio margine di tempo rispetto a tale evento, di proporre loro di venire a vedere in anteprima qualche nostra esibizione; e quale migliore occasione se non quella della successiva edizione in notturna della Giostra del Saracino che si sarebbe svolta nel giugno 2004? La proposta fu accolta con tale entusiasmo e, nel contempo, curiosità, che fece sì che a giugno si presentasse ad Arezzo un’intera delegazione di sindaci dei comuni della cosiddetta “Terra Santa” (che comprende una decina di comuni all’interno del Canton di Vaud che si affacciano sul Lago di Ginevra).
Inutile dire che l’accoglienza aretina, condita con le eccellenze della nostra terra, e soprattutto lo spettacolo ammirato durante la nostra esibizione in piazza Grande abbatterono qualsiasi eventuale minimo dubbio sulla nostra partecipazione a Coppet. Oltretutto, insieme al nostro gruppo fecero parte della spedizione a Coppet anche i coristi aretini dell’Insieme Vocale Vox Cordis, che nell’occasione indossarono costumi dei figuranti del Saracino, messi eccezionalmente a disposizione dall’Istituzione Giostra. La partecipazione degli Aretini a Coppet ebbe una tale risonanza che da allora proseguirono con regolarità le visite da parte di varie delegazioni svizzere alla scoperta di Arezzo, andando così a creare sempre più legami di amicizia tra gli Svizzeri e gli Aretini. E’ sempre grazie a questa rete di rapporti che addirittura la città di Arezzo fu scelta quale sede italiana per la mostra su Madame de Stael. Questa mostra fu allestita presso Casa Vasari tra il febbraio ed il settembre del 2007 (proclamato “anno europeo per le pari opportunità”), grazie ad un accordo tra Provincia di Arezzo, Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, Comune di Arezzo, Università degli Studi di Siena – Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo -, Chateau de Coppet, ed il patrocinio di Regione Toscana e Ambasciata Svizzera in Italia; un coinvolgimento di istituzioni così completo di cui la nostra associazione può a buon diritto vantare qualche piccolo merito!
E’ quindi alla conclusione di questa importante iniziativa che si fa strada l’idea di un patto di amicizia tra la Provincia di Arezzo ed i comuni della Terra Santa, sottoscritto ad Arezzo nel febbraio 2008 e ratificato a Coppet nel giugno dello stesso anno, in occasione della festa della Repubblica Italiana, nel corso della quale fu anche organizzata una nuova visita degli Sbandieratori aretini, sempre accompagnati dal Vox Cordis, insieme ad una delegazione della Provincia e del Comune di Arezzo. Tutto questo ha inoltre spinto la nostra associazione a riconoscere a Renato Galletti e Renzo Baldino l’onoreficienza di “Socio Onorario” degli Sbandieratori, in virtù della loro vicinanza agli Sbandieratori e di essere stati insieme a noi artefici di un sincero e duraturo legame di amicizia tra gli Svizzeri del Canton di Vaud e Arezzo. Tuttora i rapporti tra le due realtà godono di ottima salute e lo dimostra l’accoglienza che, anche in questa ultima spedizione di Nyon, la comunità svizzera ci ha riservato. Un ringraziamento particolare è doveroso fare a tale proposito al Prefetto del Distretto di Nyon, Jean Pierre Deriaz che, molto aldilà dell’alto ruolo istituzionale, ha saputo instaurare con i nostri ragazzi un genuino rapporto di amicizia; e Pierre-André Romanens, nel 2005 sindaco di Coppet e attualmente deputato regionale, sempre presente e disponibile durante tutta la nostra permanenza a Nyon.
E come sempre accade, gli sbandieratori ogni qualvolta percepiscono un clima di amicizia e di apprezzamento nei loro confronti riescono a dare il meglio sia sotto il profilo tecnico che dei rapporti umani, pronti a superare anche gli eventuali sacrifici col sorriso e la simpatia che li contraddistingue.
da “L’Alfiere” – n. IV – 2018, pagg. 10-11