Un altro lutto ha sconvolto gli Sbandieratori. Il giorno 9 novembre è venuto a mancare, dopo una battaglia combattuta con coraggio e dignità, Sergio Serboli, socio della nostra famiglia e padre di Daniele, colonna portante dell’Associazione e, per quanto possa rilevare, fraterno amico di chi scrive.
Sergio era una persona per bene, amato dai suoi familiari e stimato dai colleghi di lavoro, che ha dedicato gran parte della sua vita al fianco dei bisognosi, come volontario della Misericordia.
Lascia un vuoto enorme anche all’interno dell’Associazione. Se è sicuramente vero che si è avvicinato, come spesso capita in casi analoghi, in quanto padre di uno sbandieratore è altrettanto indiscutibile che abbia poi partecipato alla vita sociale in modo spesso silenzioso, mai invadente ma sempre presente nelle occasioni ufficiali e in quei momenti critici che, nel recente passato, ci siamo trovati ad affrontare.
Ci mancherà e mi mancherà non vederlo più in Piazza San Domenico prima di ogni giostra del saracino per salutarci affettuosamente, ci mancherà e mi mancherà non vederlo più in sede al nostro rientro dalla piazza con il sorriso stampato in faccia per dirci “bravi ragazzi, bel saggio!”.

Ci mancherà e mi mancherà agli eventi in sede così come alla prossima Messa in Pieve. Quest’anno non ha potuto partecipare perché era in ospedale alle prese con l’ultima battaglia, l’anno prossimo non ci sarà ma sono sicuro che sarà lì con lo spirito ad accompagnare ogni nostro lancio di bandiera e sono altrettanto sicuro che quando sarà chiamato il suo nome una lacrima solcherà il mio volto e mi verrà naturale abbracciare Daniele.

da “L’Alfiere” – n. IV – 2024, pag. 16

Romano Junior Vestrini