Parlando e commentando di Giostra del Saracino spesso ci si dimentica della Giuria, salvo poi richiamare questa componente allorquando si scatenano polemiche e discussioni, sull’attribuzione dei punti assegnati al Giostratore di turno. E lo facciamo con l’Ing. Giuliano Allegrini, più volte Primo Giudice e quindi la persona più adatta a farci conoscere appunto, la Giuria.
Ingegnere, la prima domanda è d’obbligo: chi nomina la Giuria della Giostra, quali competenze sono richieste, quanto durano in carica i componenti?
La nomina dei Giurati avviene fra professionisti, volontari ovviamente, scelti fra gli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geometri di Arezzo. Fino a qualche anno fa venivano individuati fra coloro non residenti nei comuni limitrofi, poi questa abitudine è scemata ed oggi vengono scelti anche fra residenti del Comune di Arezzo e vicini. Non è richiesto altro che mettere a disposizione la propria imparzialità, buona fede, lealtà e, passione per la manifestazione naturalmente, mediante una dichiarazione di accettazione dell’incarico Tale nomina è di competenza della Magistratura della Giostra che provvede ad indicare anche un Giudice di riserva, non ha un limite temporale, nel senso che possiamo essere presenti più volte, la sola discriminante è che chi è Giudice nella Giostra di giugno non lo potrà essere a settembre. La Giuria è composta da cinque membri, fra i quali uno con funzione di Primo Giudice e durante la Giostra, sul famoso palchetto sotto le Logge del Vasari, la stessa è affiancata da altre figure e che sono un Rappresentante della Istituzione Giostra del Saracino, un Cronometrista e un Rappresentante esperto della Magistratura della Giostra. Il primo provvede a consegnare la lancia abbinata al cavaliere, al giurato che si occupa della inchiostratura del gommino sulla punta della stessa, il secondo, coadiuvato da un suo collega a fine lizza, fornisce ovviamente il tempo della carriera, mentre il terzo, Rappresentante della Magistratura, appunto, non ha compiti diretti o obbligati nelle varie operazioni che si svolgono, ma deve solo accertare e controllare che il tutto avvenga secondo le norme, che poi sono quelle racchiuse nell’apposito Regolamento Tecnico in vigore dall’agosto del 2010. Può fornire chiarimenti e/o interpretazioni, se richiesti, ma non ha nessun potere decisionale sui punteggi, ma solo segnalare, nel caso, correzioni o decisioni che a suo avviso non abbiano rispettato le disposizioni regolamentari.
Come è il clima nel palco, durante le varie attività: c’è concitazione, tensione, pressione? Come vivete quei momenti?
No assolutamente, nessuna pressione né emozione particolare. C’è in tutti noi, naturalmente, la massima concentrazione, la necessaria attenzione e cura nel disbrigo di tutte le procedure previste. Tra l’altro ricordo che ognuno di noi, prima di procedere alla verifica e misurazione del punteggio, ha anche altri compiti: c’è chi deve seguire la normale consegna della lancia “integra” al cavaliere, chi deve verificare che durante la carriera non si perdano i paramenti, né del cavallo né del fantino, chi deve controllare che al pozzo, la lancia non urti contro pareti o muri, chi deve verificare che il cavaliere non sia stato colpito dal mazzafrusto, tutti episodi questi che, come noto, comportano penalizzazioni e/o decurtazioni nel punteggio. Non c’è neanche fretta o concitazione: la piazza, lo sappiamo aspetta e la sentiamo “mormorare” ma facciamo il tutto con la massima cura. Nel caso di un punto palesemente e chiaramente indiscutibile e netto, normalmente l’aggiudicazione avviene dopo una prima verifica e lettura alla unanimità. In caso controverso, o meglio, dubbio e di meno semplicità della interpretazione, ripetiamo una seconda volta tutte le operazioni previste – che dopo spiegherò come avvengono – e solo a questo punto, anche eventualmente a maggioranza viene presa la decisione e comunicata all’Araldo per l’annuncio. In ogni caso, non ho memoria di particolari o gravi forme di proteste verso la Giuria, che comunque segnalo, è discretamente e altrettanto efficacemente protetta da chi di competenza.
Veniamo ora al punto: come avviene la misurazione del punteggio?
Il tutto, come sopra anticipato, avviene secondo le procedure stabilite dal Regolamento Tecnico: gli unici strumenti ufficiali utilizzabili dalla Giuria sono sei mascherine (22, 23, 24, 25, 26, 27 mm) ed un goniometro del diametro di 24 mm. Le mascherine sono tutte trasparenti ed in materiale indeformabile con impresse a inchiostro indelebile le varie figure geometriche utili alla lettura del punteggio. Detta strumentazione è nel corso dell’anno custodita dalla Magistratura della Giostra. La prima fase della misurazione è l’individuazione dell’asse orizzontale che dividerà in due parti uguali l’impronta dell’inchiostro lasciata dall’impatto della lancia, con esclusione dell’alone di contorno. Per questo, come dicevo prima, la fase della inchiostratura deve essere precisa e corretta: né troppo né troppo poco. Questa operazione avviene accostando l’asse verticale del reticolo della mascherina, precisamente al bordo esterno verso destra della marcatura. Contemporaneamente, scorrendo verticalmente la mascherina stessa si tracciano due linee che combacino perfettamente rispettivamente con i bordi superiore ed inferiore del cerchio o semicerchio inchiostrato. È evidente che si utilizzerà la mascherina che più si adatta all’impronta dell’inchiostro. Attraverso la fessura posizionata al centro della mascherina la Giuria, con apposita matita indelebile a tratto fine, segnerà un trattino orizzontale di 15 mm a cavallo del bordo destro della marcatura. A questo punto entra in gioco il goniometro: riposizionando l’asse verticale sul bordo esterno destro della marcatura facendo sovrapporre l’asse orizzontale al trattino riportato in precedenza sul tabellone. Il centro del goniometro, intersezione degli assi orizzontale e verticale, determina il punteggio assegnato.
Per la misurazione del punteggio che riguardi il centro del tabellone, la Giuria utilizzerà, tra le mascherine in dotazione, solo quella da 24 mm e verrà attribuito il punteggio di 5 solo nel caso in cui la circonferenza individuata dalla marcatura, sia tangente o secante al cerchio bianco – 20 mm – iscritto all’interno del centro del tabellone.
Poi, ancora, alcune considerazioni generali: in caso di “marcatura” sul rigo bianco intermedio alle righe rosse di separazione delle sezioni del tabellone, vale il punteggio più basso. L’inchiostratura della lancia deve essere effettuata con un tampone piatto solo sulla superficie esterna superiore del gommino. Per facilitare la lettura è stato anche scelto un nuovo tipo di inchiostro di colore verde, che distingue il colpo marcato con il centro del gommino dalla spanciata e dalla strisciata (entrambe di colore nero) causata dall’impatto. Pertanto il colore verde rappresenta il tiro esatto, il colore nero è lo sbaffo del gommino e non viene calcolato. Sono poi previsti incontri, riunioni, soprattutto con i Capitani dei Quartieri, per approfondire, ricontrollare le procedure, sciogliere dubbi o chiarimenti durante la settimana delle prove e anche durante la Prova Generale – quella riservata ai Cavalieri di Riserva per intenderci – che anche per noi è una sorta di preparazione e verifica. Infine, oltre a tutta la “verbalizzazione degli eventi” che avviene durante la Giostra da parte del Cancelliere, anche noi come Giuria redigiamo una Relazione Finale su tutta l’attività svolta in Piazza Grande.
da “L’Alfiere” – n. I – 2018, pagg. 12-15