Ezio, il Quartiere di Santo Spirito ha dimostrato di possedere organizzazione e grande carattere con continuità nel tempo, quali sono i prossimi passi da compiere per confermarsi e migliorare?
Il punto forte del nostro Quartiere è quello di non accontentarsi mai. Siamo tutti convinti che le vittorie arrivino curando i più piccoli particolari e che solo con abnegazione, impegno e voglia di migliorarsi riusciremo a preservare la nostra fame di vittorie. Riguardo alle prossime mosse, lavoriamo per confermare il nostro livello di preparazione e scendere in piazza convinti della nostra forza. Rispetto per tutti, ma paura di nessuno.
Una squadra che si conferma ma anche una squadra che cerca sempre di progredire. Ci racconti qualche piccolo gesto o comportamento che per tradizione si ripete nella preparazione di ogni giostra?
Non vorrei, anche per scaramanzia, parlare della mia personale ritualità, che come vedi qualche risultato lo ha portato, ma vorrei nuovamente sottolineare la compattezza dell’intero consiglio in preparazione della Giostra. Ognuno di noi sa benissimo quello che deve fare per rendere competitivo il Quartiere e non mi riferisco soltanto allo staff delle scuderie o alla squadra tecnica. Faccio riferimento anche a coloro che curano tutti i dettagli del “pregiostra”, ai consiglieri che lavorano nell’ombra per permettere a giostratori e non solo di pensare unicamente a correre la carriera e centrare quel fatidico pomodoro. Ognuno dei miei uomini sa, in sintesi, come comportarsi e cosa fare per primeggiare in Piazza e fuori.
La Giostra e i quartieri stanno vivendo un meritato ottimo momento con grande partecipazione di giovani della città e interesse da parte di turisti. Ormai innegabile è il ruolo dei quartieri nel tessuto sociale cittadino. Quali responsabilità senti da questo ruolo e quali difficoltà organizzative si possono incontrare?
La responsabilità è altissima. I quartieri sono diventati un centro di aggregazione fondamentale per le dinamiche cittadine e per la crescita dei nostri giovani! Sta a noi, e all’Amministrazione, fare in modo che questa aggregazione sia “ordinata” e rispettosa della nostra Manifestazione e della storia della nostra città. È opportuno stringere un patto, in modo che ci sia fiducia reciproca e volontà di investire (culturalmente e socialmente) nel mondo dei quartieri. Con questa Amministrazione sono stati fatti in questo senso dei passi in avanti notevoli. Mi auguro che sempre di più ci sia la volontà di coinvolgere i Quartieri nelle scelte che riguardano non solo il quartiere, ma il “benessere” della nostra città.
Domanda di rito vista la natura della rivista “L’Alfiere”: non di soli quartieri si colora la Giostra, come vedi la presenza degli Sbandieratori nella manifestazione e nella città?
Gli Sbandieratori sono parte integrante della manifestazione e sono una delle maggiori attrattive per i tanti turisti. Durante tutto l’anno svolgono una sorta di ambasceria della città e rappresentano il principale veicolo comunicativo della Giostra.
da “L’Alfiere” – n. II – 2018, pagg. 12-13