Due grandi amici ed estimatori del nostro Gruppo ci hanno lasciato di recente. Si tratta di due uomini speciali, entrambi insegnanti di Educazione Fisica, amanti dello sport e stimati dirigenti di società, federazioni e organizzazioni. Uno è il Prof. Giuseppe Pasquini, più volte consigliere Federale per la Ginnastica Artistica, nonché dirigente e allenatore delle squadre di pallavolo e di ginnastica del Gruppo Sportivo del Vigili del Fuoco di Arezzo. Non poteva per questo non amare e non essere vicino agli Sbandieratori e così nel lontano 1967, in occasione della prima edizione degli “Antichi Sport della Bandiera” che si tennero proprio ad Arezzo, il “Beppe” così lo chiamavamo tutti, fu chiamato dagli organizzatori e soprattutto dal Prof. Vittorio Dini a stilare il regolamento generale dei suddetti Giochi e a presiedere la Giuria Internazionale che operò per tutta la durata della manifestazione. E non solo. Tanti ginnasti allievi di Giuseppe Pasquini sono passati poi a far parte del nostro Gruppo, certamente invogliati e spinti dal loro allenatore.
L’altra persona è il Prof. Giorgio Cerbai, che dopo l’esperienza di insegnante di educazione fisica ha diretto per quasi trenta anni il Comitato Provinciale del CONI di Arezzo. Inutile e superfluo sottolineare la traccia, il disegno e l’impronta che Giorgio ha lasciato nello sport aretino – tutto lo sport – per la sua inesauribile, costante e assidua opera di coinvolgimento e promozione di tutte le discipline, soprattutto attraverso le scuole e le giovani generazioni, nel segno del rispetto, della lealtà, della sportività. E anche con lui il sodalizio degli Sbandieratori è stato continuo. Non c’é stata manifestazione o evento sportivo in città dove Giorgio non abbia richiesto una nostra presenza, un nostro intervento e come ci dice anche la figlia Michela – con la quale scambiamo alcune battute e ricordi nell’atto di scrivere queste brevi note – “il babbo aveva un debole per gli Sbandieratori”.
Ci mancheranno entrambi e mancheranno a tutto lo sport aretino, ma siamo certi che, così come per l’Associazione Sbandieratori, tutti faranno tesoro e manterranno viva la memoria e gli insegnamenti di due “sportivi di razza”.
da “L’Alfiere” – n. IV – 2023, pagg. 6-7
Sergio Rossi