Con il presente articolo continuiamo a percorrere il sentiero del racconto della Associazione Sbandieratori di Arezzo, già tracciato nel numero precedente dalla penna di Romano Junior Vestrini e da altri autori nei numeri precedenti.
Nell’ultimo racconto L’Alfiere aveva trattato le trasferte degli sbandieratori fino a quella di Mostar in Bosnia. Gli ulteriori impegni nell’estate dell’Associazione hanno preso piede dall’esibizione di giugno a Cortona per la Giostra dell’Archidado, un tradizionale appuntamento presso la città di Cortona, ospitati dal Gruppo Storico Sbandieratori e Musici della città. Da sbandieratore non fatico ad ammettere che questo impegno rappresenti un “grande classico” della nostra associazione e delle feste storiche del territorio, al quale fa sempre grande piacere partecipare. Il 22 dello stesso mese è stato poi il momento della 145° Giostra del Saracino che è stato anche il primo Saracino per numerosi “giovani” sbandieratori. A questo punto dell’anno “caldi” di allenamento si sono registrate le uscite in occasione del Palio della Vittoria di Anghiari (a cui è seguita un’ottima cena, anche in compagnia del Presidente della Regione Toscana Domenico Giani che ha speso parole di elogio per l’Associazione) e quelle, sempre in Piazza Grande, per l’inaugurazione della nuova scalinata e per un Evento legato a Confartigianato. Anche queste occasioni sono state utili per testare sul campo le capacità di numerosi giovani sbandieratori che dopo il freddo inverno passato ad allenarsi in palestra, adesso assaggiano il pubblico vero, indossando costume e stivali e sudandosi ogni meritato applauso.
“Caldi” non solo di allenamento ma anche di animo (e di clima) gli sbandieratori sono stati impegnati in agosto nella trasferta francese di Ville de Digne-les-Bains, in occasione della tredicesima edizione del Tattoo des Lavandes. Come spesso accaduto in passato la Rivista L’Alfiere ha utilizzato il proprio sbandieratore e inviato speciale Luca Caneschi per farsi raccontare nel dettaglio la trasferta.
La partenza è stata caratterizzata da un autobus diviso a metà per età di appartenenza nel gruppo: in cima le grandi glorie e in fondo i giovani (per la cronaca, Luca si è posizionato in fondo, ai posteri l’ardua sentenza). La trasferta, invece, ha visto gli sbandieratori di tutte le età mescolarsi e unirsi tra loro, tanto nei momenti tecnici della esibizione, quanto in quelli più rilassati di divertimento. Il primo “assaggio” di spettacolo è stato onere degli sbandieratori Pallanti e Ginestroni che hanno mostrato la figura del singolo al pubblico francese. Successivamente la festa ha richiesto al gruppo una esibizione e una sfilata che hanno permesso agli abitanti di Ville de Digne-les-Bains e alle persone accorse sul luogo per la festa di godere dei colori e dei movimenti della scuola aretina della bandiera, tra i quali anche l’esibizione della Schermaglia con acrobata effettuata dalla coppia Piazza-Ginestroni. Nei giorni successivi, invece, la sfilata degli sbandieratori aretini è stata affiancata da carri arricchiti da composizione floreali, dedicati a vari film e altre opere.
Ma non di sola fatica è fatta una trasferta. Ville de Digne-les-Bains, infatti, si trova nella bellissima regione di Provence-Alpes-Côte d’Azur nel sud della Francia ed è percorsa da numerosi fiumi e fonti che creano vicino alla città un lago ben sfruttato come piscina naturale. Proprio questo lago è stata una meta fresca (freschissima se si pensa all’acqua). La sera la festa offriva momenti di divertimenti con palco musicale, appuntamenti ai quali gli sbandieratori non hanno mancato di presenziare, questa volta senza costumi storici e stivali.
Nelle colonne della Rivista non si fanno nomi e cognomi ma tra quei giovanissimi nei quali la Associazione ripone grande speranza ce n’è uno in particolare la cui bandiera, una volta lanciata, è rimasta in aria per un bel po’ di tempo, non per bravura, ma per essersi incastrata tra le varie decorazioni presenti nel percorso della sfilata. Può capitare…una volta.
Dopo il rientro da Digne-les-Bains, gli Sbandieratori sono tornati in Francia, in occasione della “Feria” della città di Dax. Anche in questo caso l’inviato speciale per il racconto della trasferta è il nostro Luca. La festa ha “fagocitato” gli sbandieratori e, posso dire anche per esperienza diretta in tante occasioni, non è semplice sentire ad uno sbandieratore dire che una festa fosse “un tantino esagerata!”, come accaduto, invece, per la città di Dax, la quale mutava per alcuni giorni il proprio volto, divenendo una città della movida, tanto di notte che di giorno, e attirando festaioli da ogni parte del mondo. Gli sbandieratori si sono trovati ad indossare due tipologie di costume: quello storico per la sfilata e quello bianco-rosso della festa. Infatti, la festa prevedeva un dress-code (con maglietta bianca e pantaloncini e fazzoletto rossi) che è stato rispettato dal gruppo in trasferta. Una nota importante è l’esibizione degli sbandieratori in una arena della Corrida. In passato, almeno a memoria dello scrivente, nell’intera storia della Associazione, il gruppo si era esibito in luoghi analoghi solamente a Nîmes e Madrid.
Al ritorno in Arezzo di tutti gli sbandieratori hanno preso avvio gli allenamenti della Giostra del Saracino del Primo di settembre. Anche quest’anno gli allenamenti si sono svolti a Villa Severi e, salvo alcune interruzioni per pioggia, è stato bellissimo poter provare l’esibizione della Giostra di fronte agli occhi curiosi di passanti, amici, bambini e curiosi attirati dalla musica di trombe e tamburi. Mai come quest’anno il Saracino ha visto il Direttore Tecnico Stefano Giorgini nei panni di un maestro di orchestra. Infatti, il saggio in Piazza Grande era composto da una prima parte che vedeva gli sbandieratori omaggiare i propri musici con movimenti eleganti effettuati tutti intorno alla compagine musicale e da una seconda parte caratterizzata dalla realizzazione di una moltitudine di lanci e figure diversi. Il Direttore Tecnico si è dovuto occupare di armonizzare i movimenti degli sbandieratori con la musica e di coordinare i lanci finali di tutte le figure in modo che chiudessero all’unisono l’esibizione insieme all’ultima nota delle trombe e all’ultimo rullare dei tamburi. Ascoltando l’applauso ricevuto dal pubblico e i commenti del “post-partita” il risultato sembra essere stato ottenuto perfettamente.
Mentre si svolgeva la Giostra del Saracino alcuni componenti del gruppo si trovavano a 350 km di distanza da Arezzo, con spostamenti in auto e in traghetto. Infatti, tra la fine di agosto e i primi di settembre per gli sbandieratori è stata anche l’occasione della trasferta in Corsica. Il racconto di questa trasferta lo potete trovare in un articolo appositamente dedicato di questa rivista. Unico commento: il nostro irriducibile Luca era presente anche in questa occasione, coronando una estate 2024 all’insegna della bandiera. Complimenti.
Meritano infine di essere citate le numerose trasferte che hanno caratterizzato il mese di settembre. Domenica 15 il Gruppo ha partecipato alla festa medievale di Montopoli, mentre dal 18 al 23 è stato protagonista a Laredo in occasione della festa “El Ultimo Desembarco de Carlos V”. Contemporaneamente alla trasferta in terra spagnola, un’altra parte del gruppo era impegnata sabato 21 a Pistoia dagli amici della Compagnia dell’Orso e domenica 22 al Palio delle 3 Corone di Rignano sull’Arno. A conclusione di un mese davvero ricco di impegni, il 28 e 29 i nostri ragazzi hanno portato il nome di Arezzo a Mortara, in occasione della Sagra del Salame d’Oca.
Per rimanere sempre aggiornati degli impegni degli sbandieratori, dei bei ricordi delle trasferte, delle belle immagini dei simboli di Arezzo nel mondo e delle altre informazioni e comunicati della Associazione, invitiamo il pubblico a seguire i canali web e i profili social della Associazione Sbandieratori di Arezzo.
da “L’Alfiere” – n. III – 2024, pagg. 6-8
Lorenzo Diozzi