Tanto nella nostra città, quanto nelle piazze più remote del mondo, gli sbandieratori si sentono spesso rivolgere alcune domande ricorrenti. Infatti, cogliendo ogni momento buono, le persone più curiose del pubblico ci chiedono, in ogni lingua immaginabile, quanto sia pesante la bandiera e se non faccia troppo caldo o troppo freddo per indossare il costume da sbandieratore. La prima domanda trova la più semplice delle risposte nel far soppesare allo spettatore la bandiera e spesso la reazione di chi maneggia per la prima volta ed in modo un po’ timoroso l’asta è quella di totale sorpresa. La seconda domanda ha una risposta un po’ più complessa. I nostri abiti delle esibizioni sono sempre i medesimi, tanto nelle calde temperature, quanto nelle esibizioni con la neve, tanto nei Saracini di giugno e settembre o nelle trasferte estive in Spagna, quanto nelle esibizioni invernali nei paesi alpini francesi. Infatti, quelli che cambiano non sono mai i colori e i simboli indossati, ma sono gli abiti tecnici e sportivi che stanno sotto il costume e che sono più adatti alle varie stagioni. In particolare, il periodo invernale raccontato in questo articolo ci ha visto indossare maglie e calzamaglie termiche, così da potersi esibire senza tralasciare nessun dettaglio di colore e di presenza scenica. In ogni modo, nonostante la fredda temperatura, il 2023 è iniziato con impegni di fuoco per il Gruppo Sbandieratori.
La prima esibizione dell’anno è stata realizzata a pochi passi dal mare. Infatti, due imbarcazioni, chiamate MSC Poesia e MSC Magnifica, sono partite da Genova il giorno 5 gennaio per un itinerario di 120 giorni intorno al mondo. Una prima assoluta nel panorama crocieristico internazionale che ha visto la presenza dei nostri sbandieratori alla partenza delle navi. L’Associazione ha preso parte con piacere a questa iniziativa, condividendo con il progetto di MSC tutti i valori legati al viaggio e al visitare luoghi e popoli lontani. Tornati in città l’impegno degli sbandieratori si è rivolto, invece, ad alcuni appuntamenti che rappresentano delle vere e proprie tradizioni aretine. Sono stati, infatti, celebrati la Donazione dei Ceri al Beato Gregorio X e l’omaggio alla Madonna del Conforto. Entrambe le occasioni hanno visto le compagini della Giostra riunirsi in Duomo in occasioni uniche e differenti rispetto alle sfilate del Saracino di giugno e settembre. Alla solita emozione si è aggiunto anche il pensiero della presenza del (nuovo) Vescovo Andrea Migliavacca che per la prima volta ha visto, seppur in piccolo, sfilare i colori della città di Arezzo.
Durante l’inverno appena passato, un capitolo importante per il gruppo riguarda i festeggiamenti del Carnevale. Il primo assaggio di maschere e costumi è stato in occasione del ventiseiesimo Carnevale Dei Figli di Bocco di Castiglion Fibocchi il giorno 12 febbraio. Anche quest’anno, infatti, ha trovato conferma il saldo rapporto tra la bellissima festa castiglionese e la nostra Associazione. Nei giorni immediatamente successivi, nemmeno il tempo di togliere i coriandoli dai costumi, gli sbandieratori sono partiti per un altro carnevale festeggiato nella città di Madrid. Ho vissuto personalmente questa esperienza e la custodisco tra i bellissimi ricordi vissuti in costume per due fattori importantissimi. Il primo è quello del pubblico. Sbandierando in Spagna abbiamo nel tempo conosciuto il calore e il rumore che il pubblico di questa nazione riesce a sollevare nelle sfilate e nelle piazze. Questa volta l’esibizione è stata resa ancora più incredibile per la presenza di centinaia di bambini. L’evento nel quale abbiamo lanciato le bandiere era, infatti, un’occasione di gioco e divertimento, attraverso il quale i bambini di numerosissime scuole e istituti madrilensi hanno vissuto l’esperienza del carnevale e della tradizione italiana. L’incitamento a lanciare, le grida di gioia e di emozione delle giovani voci hanno spesso coperto il suono delle nostre trombe e dei nostri tamburi. Un altro aspetto che ha reso indimenticabile l’esibizione è stato correre, lanciare e realizzare le nostre figure sceniche all’interno del Centro Multiusos El Montecillo a Las Rozas de Madrid, una struttura dall’inconfondibile forma delle arene per la corrida, oggi utilizzata per numerosi altri eventi ed esibizioni. La sabbia rossa sotto gli stivali e la consapevolezza di riempire un luogo tanto tradizionale quanto controverso con uno spettacolo privo di sofferenza per gli animali ha aiutato le nostre bandiere a volare più alte del solito. Una nota finale, ma non meno importante, sull’esibizione riguarda l’acrobata Giulio Bonacci che, involontariamente vestito di rosso nella arena dei tori, ha eseguito i salti della sua prima schermaglia in pubblico, tra gli applausi e le grida di stupore dei bambini presenti. La trasferta a Madrid è stata anche occasione per gli sbandieratori di vivere la capitale spagnola, tra iconiche cene di gruppo e qualche ora sottratta al sonno per riuscire a visitare le bellezze della città e dei suoi musei.
Ma quando si parla di Sbandieratori di Arezzo e di Carnevale la città che viene subito in mente è quella di Nizza. Infatti, la filata nel lungo mare di questa città ci ha visto presenti numerosissime volte e per interi decenni e il sodalizio si è di nuovo riconfermato quest’anno. Il racconto della trasferta, riportato per la rivista L’Alfiere dal nostro inviato speciale Luca Caneschi (in arte Cafiero) parla di un piacevole viaggio in pullman, allietato dalla presenza della chitarra del sempre verde Piero Pedone e di una ottima accoglienza da parte della città. L’esibizione ci ha visto sfilare accanto ai numerosissimi carri e figuranti provenienti dai carnevali di tutto il mondo e l’emozione più grande è stata quella di portare i colori e le musiche della città di Arezzo nell’importantissima festa di Nizza, di fronte alle gremitissime tribune per il pubblico.
Prima di salutare il già breve mese di febbraio, l’Associazione degli Sbandieratori di Arezzo e il suo stendardo sono stati nella città di Firenze per omaggiare i Bandierai degli Uffizi che festeggiavano i loro 50 anni. L’evento si è svolto presso il meraviglioso Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza di oltre venticinque gruppi di sbandieratori di tutta Italia.
da “L’Alfiere” – n. I – 2023, pagg. 4-5
Lorenzo Diozzi