La nostra rubrica dedicata alle coppie che hanno scritto pagine indelebili di Giostra prosegue omaggiando due cavalieri ancora nel pieno della loro attività agonistica, che hanno sempre gareggiato assieme e che sono ad oggi la coppia più vittoriosa nella storia della manifestazione, a pari merito con il duo formato da Enrico Vedovini e Stefano Cherici. Stiamo parlando di Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci, che in appena 8 anni, con l’incredibile media punti di 4,20 e con ben 20 centri realizzati su 41 sfide al buratto (9 su 20 per Gianmaria, 11 su 21 per Elia), sono stati capaci di ottenere, per il Quartiere di Porta Santo Spirito, ben 10 successi su 17 edizioni disputate. Questa storia inizia nel 2012, quando la dirigenza della Colombina decide di attuare una grande e rischiosa rivoluzione. In accordo con il preparatore Martino Gianni, viene presa la decisione di sostituire Marco Cherici e Daniele Gori, che avevano vinto l’edizione di giugno dell’anno precedente, con due ragazzi di belle speranze.
L’edizione di giugno viene aperta dal meraviglioso centro di Enrico Vedovini, che sembra indirizzare la giostra verso Piazza San Giusto. Al termine della prima carriera, complici gli zero punti di Porta del Foro e Porta Crucifera, l’unico quartiere ancora in gara è proprio Santo Spirito, forte del 4 di Scortecci su Machine Gun, che dimostra di non sentire la pressione dell’esordiente. Durante la seconda carriera Stefano Cherici marca solo 3 punti per Porta Sant’Andrea e al giovanissimo Cicerchia basterebbe un 4 per portare il suo quartiere agli spareggi. Tuttavia, dopo qualche difficoltà avuta al Pozzo con il suo cavallo Baby Doll, Elia si dimostra glaciale e va a chiudere la giostra colpendo un centro perfetto. Un esordio così probabilmente Scortecci e Cicerchia non se lo sarebbero mai aspettato. A settembre tutti sono pronti a scommettere sulla rivincita di Porta Sant’Andrea, ma stavolta l’avversario da battere per il quartiere gialloblu sarà Porta Crucifera. Ad aprire la piazza è Elia, che conferma le sue doti di infallibile cecchino, colpendo ancora il 5, imitato egregiamente da Vannozzi. Scortecci, aiutato dalla dea bendata, riesce a fare ancora meglio: addirittura 6 punti, in virtù della lancia spezzata sul 3. A nulla vale il centro di Farsetti. Porta Crucifera si arrende con 10 punti totalizzati a coloro che, riuscendo nell’impresa di fare cappotto all’esordio, vengono prontamente soprannominati “i ragazzi terribili”.
Giugno 2013: Vedovini apre i giochi sul 5, imitato soltanto, all’ultima carriera dal solito Elia. Si va agli spareggi, in considerazione dei 4 punti marcati da Cherici e da Scortecci. Vedovini trova il 4, Elia ancora 5. Per Porta Santo Spirito è il terzo successo consecutivo, per Elia il quarto centro su altrettante carriere disputate. Il suo primo 4 arriverà a settembre quando la coppia, per la prima volta, assaporerà il gusto della sconfitta. La vittoria va a Sant’Andrea che si impone anche nel giugno 2014, dove si registra l’ennesimo centro di Elia e il primo 2 di Scortecci. Arrivano così le prime velate critiche a Gianmaria e c’è chi arriva addirittura a ipotizzare che Scortecci possa essere sostituito da uno dei giostratori di riserva in occasione dell’edizione di settembre. Per fortuna di Santo Spirito, non sarà così. Gianmaria a settembre cambia cavallo e su Palmasol torna a colpire il 4. Il suo punteggio, assieme all’ormai tradizionale 5 di Cicerchia, è sufficiente a centrare il successo numero 4 su 6 edizioni disputate.
L’anno 2015 sarà ricordato come l’unico anno senza vittorie per la coppia Scortecci-Cicerchia, ma rappresenterà comunque una svolta. Se da un lato la giostra di giugno, vinta da Porta Crucifera, conferma le difficoltà di Gianmaria, che perde la lancia durante la prima carriera, e registra il primo 1 marcato da Elia, quella di settembre, nonostante la vittoria finale biancoverde, radica in tutti la convinzione che Santo Spirito sia diventato a tutti gli effetti il quartiere più forte: anche Scortecci, con il nuovo cavallo Napoleone, adesso sa fare 5. È lui che risponde a Vedovini e porta il suo quartiere agli spareggi. Durante il primo, Vedovini e Cicerchia vanno sul centro, eliminando Porta del Foro, durante il secondo Scortecci risponde ancora una volta in modo impeccabile al centro di Cherici. Durante il terzo Elia non riesce a ribattere a Vedovini e si ferma, per la prima volta, sul 2.
Ma, come detto, Santo Spirito adesso fa paura: entrambi i giostratori sanno trovare il centro e, allenati magistralmente da un grande della Piazza come Martino Gianni, sono più che mai convinti delle loro possibilità. Nel 2016 si corrono 3 giostre e l’obiettivo è sempre lo stesso: vincere. A giugno, nonostante il quartiere gialloblu debba rinunciare per motivi di salute ai propri cavalli, Elia ritrova il 5 e vince poi agevolmente gli spareggi contro Porta del Foro. Ad agosto, in occasione dell’edizione straordinaria, con i loro storici cavalli ancora in quarantena, si assiste ad una grande prova di forza: 10 punti totalizzati e il pensiero che va subito all’edizione di settembre, per tentare l’impresa del “triplete”, da rincorrere assieme ai di nuovo disponibili Baby Doll e Napoleone. Scortecci marca subito 4 punti ma, durante la prima carriera, meglio di lui fa Vedovini. Durante la seconda, Cicerchia ristabilisce la parità marcando il centro e portando Porta Santo Spirito agli spareggi assieme a Porta Sant’Andrea e Porta del Foro. Un po’ a sorpresa per correre la prima tornata viene scelto Gianmaria, che non delude: è un centro perfetto. Vedovini e Vernaccini si arrendono. È tripudio gialloblu: il cappottissimo è servito. Per la coppia si tratta del successo numero 7, per il quartiere della lancia d’oro numero 34.
L’anno successivo inizia come era terminato il precedente: i ragazzi terribili stravincono trovando entrambi il centro. Impresa che invece a settembre riesce a Porta Sant’Andrea, capace così di porre fine al monopolio della Colombina, ferma stavolta su un più “umano” 4+4. Il 2017 viene anche ricordato come l’ultimo anno di Martino Gianni alla guida delle scuderie. D’ora in poi, Elia e Gianmaria saranno chiamati a dimostrare il loro valore, senza poter più contare sui preziosi insegnamenti del loro mentore. Il contraccolpo si percepisce durante l’edizione di giugno 2018. Gianmaria si ferma sul 3, Elia non va oltre il 4 e Sant’Andrea si aggiudica la giostra grazie al 5 dell’esordiente Tommaso Marmorini. A settembre però Tommaso non si ripete e la lancia d’oro se la giocano Porta Santo Spirito e Porta Crucifera. Scortecci e Vanneschi, in prima carriera, trovano il centro, Cicerchia e Rauco, durante la seconda, si accontentano del 4. Agli spareggi si presenta Gianmaria che trova ancora il centro, sconfiggendo definitivamente le resistenze rossoverdi.
E siamo all’anno scorso. A giugno torna al successo, dopo un lunghissimo digiuno, il quartiere di Porta del Foro. A nulla vale l’ennesimo 5 di Gianmaria, tradito stavolta dal 3 di Elia. A settembre, invece, in quella che è rimasta l’ultima giostra corsa, Santo Spirito si impone grazie al 5 di Scortecci e al 4 di Cicerchia. Per Santo Spirito è una lancia d’oro importantissima, che gli consente di raggiungere a quota 37 i rivali di Porta Crucifera e Porta Sant’Andrea. Negli auspici del quartiere, il 2020 avrebbe dovuto essere l’anno del sorpasso, ma tutti sappiamo come sono andate le cose. Di certo, Elia e Gianmaria, al pari di tutti gli altri giostratori, sapranno farsi trovare pronti l’anno prossimo, quando finalmente Arezzo potrà ritrovare la sua amata Giostra del Saracino.
da “L’Alfiere” – n. III – 2020, pagg. 6-7